Il corpo degli adolescenti

La frase che più spesso un genitore di un figlio adolescente dice è: “Non ti riconosco più…
Potrebbe essere utile soffermarci su questa frase e riflettere insieme sul fatto che in quel periodo della loro vita anche i ragazzi stessi in alcuni momenti faticano a riconoscersi. Adolescenza e pubertà sono un momento di stress e transizione, in cui corpo e mente passano dall’essere bambini all’essere giovani adulti.
Questo cambiamento richiede da parte dell’individuo un importante lavoro di elaborazione psichica.

Tra i diversi aspetti emotivi e psicologici, che tratteremo, non possiamo tralasciare due aspetti altrettanto importanti:

  • quello della biochimica, in quanto il ragazzo e la ragazza sono trascinati dalla corrente, senza esserne “direttamente responsabili” e
  • quello legato alle influenze dell’ambiente sociale e alle caratteristiche proprie del carattere di ciascuna persona.

L’adolescenza rappresenta la fase evolutiva più delicata nella costruzione dell’identità. 
In adolescenza il corpo e l’azione vengono prima del pensiero, della riflessione. Per questo, spesso e volentieri, gli adolescenti sfogano impulsivamente la loro rabbia, la loro impotenza, il loro fortissimo senso di inutilità e incomprensione sul corpo che vedono cambiare e non riconoscono più come proprio.
In contemporanea ai cambiamenti corporei, in adolescenza si sperimentano nuove emozioni, molto più complesse e articolate di quelle dell’infanzia.
Differenti sono anche le riflessioni sul senso della vita, per la prima volta l’individuo sente di esser parte di un ciclo vitale che è proprio di ogni essere umano.
Il senso di inadeguatezza rispetto al proprio aspetto insieme alla difficoltà di vivere nuove emozioni porta i ragazzi a cercare modi differenti per evitare di provare certe sensazioni nuove e in alcuni momenti anche inaspettate.

Spesso lo fanno attraverso il corpo: i loro gesti sono il loro modo di comunicare, sono simili a un urlo, a una richiesta di aiuto forte. Aumenta in questo periodo l’interesse per il proprio peso e l’aspetto, a cui viene dato un significato nuovo e che viene investito di vissuti più intensi rispetto a quanto non accadesse in precedenza. È molto frequente la sensazione di non avere un corpo adeguato e spesso si ha la necessità di passare molto tempo davanti allo specchio a riconoscersi, a trovare il miglior modo per presentare agli altri un fisico in evoluzione non ancora adulto ma non più bambino, un corpo di cui spesso ci si vergogna e che può essere percepito con grande disagio e senso di inadeguatezza.

Purtroppo, tipici di questo periodo di cambiamento, sono alcuni dei disturbi alimentari più comuni, ormai presenti non soltanto tra le ragazze ma anche tra i ragazzi (anoressia, vigoressia, bulimia, …).
La cura per la linea, il valore della snellezza, l’ideologia delle diete costituiscono un moderno mito collettivo.
Contemporaneamente questi comportamenti servono loro a distrarsi dall’angoscia e dall’ansia. La difficoltà di coloro che interagiscono con gli adolescenti, si trova proprio nello sperimentare lo stesso senso di impotenza che sperimentano loro.

Non sempre è facile comprendere, ma anche cogliere quelli che sono i segnali che l’adolescente invia alle figure di riferimento. Alcune volte, la difficoltà si trova proprio nel non voler condividere con la figura adulta il disagio che si sta attraversando perché si percepisce come figura troppo lontana da sé; e l’adulto si trova ad andare incontro all’ignoto.
Per iniziare un dialogo con il proprio figlio adolescente, potrebbe essere utile richiamare alla memoria i tempi passati. Chiedersi che ragazzo si è stato, che desideri e fantasie si aveva, che ribellioni sono state messe in atto o come ci si comportava con i propri di genitori.
Spesso, però, riscoprire l’adolescente che si è stati non è sufficiente. Rivolgersi a un professionista, può aiutare a vedere tutto sotto una luce diversa.

La psicoterapia può essere un supporto sia per il ragazzo che sentirà accolti i suoi segnali di disagio, sia per i genitori che, condividendo il peso di questa delicata fase di crescita e assumendo un nuovo punto di vista, si sentiranno finalmente compresi

A cura della Dott.ssa Paola Gatta