Un percorso di consultazione e di presa in carico di adolescenti ha lo scopo di aiutare l’adolescente ad affrontare e prendere consapevolezza dei cambiamenti che avvengono in una fase di vita così delicata.
Non solo avviene un evidente cambiamento corporeo, ma anche a livello cognitivo (si acquisisce il pensiero ipotetico-deduttivo), sessuale (caratterizzata dall’esplorazione del proprio corpo, nonché dall’attrazione per altre persone), sociale (sono sempre più numerosi gli incontri con persone non solo del proprio sesso, ma anche dell’altro, strutturati in una dimensione gruppale, accompagnati dalla messa in discussione delle figure genitoriali) e morali.

Affrontare tali cambiamenti espone i nostri ragazzi ad una dose – quasi inevitabile – di dolore.

Avere uno spazio di supporto dove viene garantito un ascolto empatico e non giudicante può permettere all’adolescente – se lo desidera – di prendere consapevolezza di tali cambiamenti, nonché delle proprie emozioni, dei propri pensieri e fantasie, consentendo all’adolescente di dare significato a quanto sta accadendo e permettendogli di riconoscere le proprie risorse e i propri limiti.

Quando la sofferenza si fa più acuta e l’adolescente sfiora o si trova bloccato all’interno di comportamenti patologici (disturbi esternarlizzanti o internalizzanti) è possibile intraprendere un percorso psicoterapeutico, che permetta una ristrutturazione più profonda della personalità che si sta sviluppando.

I genitori, per il ruolo fondamentale che rivestono nel percorso di crescita del ragazzo, non possono essere esclusi: un buon lavoro con gli adolescenti richiede dei momenti di confronto con i genitori, che vengono svolti preferibilmente in presenza dell’adolescente stesso.

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